Halloween in Sardegna: fenomeno globale con radici antiche
Halloween è la più famosa tra le feste dei morti, rito presente in quasi tutti i popoli del mondo. Si tratta di una ricorrenza tipica della cultura dei popoli del Nord Europa che, sviluppatasi dapprima in America del Nord, si è diffusa in maniera del tutto nuova in Europa e negli altri continenti, assumendo spesso il carattere di un “carnevale della paura” slegato completamente dai riti religiosi.
Halloween: storia e tradizioni
Halloween – scrive Jean Markale in Halloween. Storia e tradizioni – significa notte sacra e riprende gli antichi rituali druidici di Samain, le cui origini risalgono all’antica Irlanda. Durante la notte di Samain il mondo dei morti si ricongiunge con quello dei vivi e viceversa, poiché secondo un detto celtico la morte non è che il mezzo di una lunga vita. In seguito, questa festa pagana fu trasformata dalla Chiesa in quella di Ognissanti.
Jean Markale, Halloween. Storia e tradizioni
Una festa che piace molto ai bambini e ormai entrata a far parte del nostro calendario; un’occasione per creare travestimenti, giochi e ricette insieme ai più piccoli perché Halloween con i bambini può trasformarsi davvero in una festa gioiosa e colorata, dal significato profondo.
Halloween in Sardegna: is animeddas e su mortu mortu
Ma Halloween non è certamente l’unica manifestazione dell’antico culto delle anime dei morti. In Sardegna si è conservata, sino ai giorni nostri, una tradizione che ha molti aspetti in comune con quella americana e anglossassone.
Si tratta della ricorrenza che in Lingua Sarda viene indicata con diversi nomi: is Animeddas e is Panixeddas nel sud dell’isola, Su ‘ene ‘e sas ànimas o su Mortu Mortu nel nuorese, su Prugadòriu in Ogliastra, etc…
Il nome cambia a seconda della zona geografica ma la sostanza, pur mutando in alcuni particolari, rimane identica, a cominciare dal fatto che si tratta di un evento che viene festeggiato tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre.
Proprio come accade nella più famosa ricorrenza americana, anche nei villaggi della Sardegna sono i bambini che, mascherati e vestiti da duennas e pantàsimas, vanno a chiedere, di porta in porta, qualche dono per is animeddas, le “piccole anime” o per sas ànimas de su Purgadòriu.
Halloween in Sardegna: “dolcetto e scherzetto” in Sardo
Ma quali sono le formule utilizzate in Lingua Sarda per dire dolcetto o scherzetto? Ebbene, le più diffuse sono: seus benius po is animeddas; si ddas faeis po praxeri is animeddas; su mortu mortu; carchi cosa po sas ànimas; peti cocone; e altre ancora che, come già detto, variano a seconda del paese e della variante linguistica utilizzata.
Tuttavia, mentre oggi is pantàsimas e is animeddas ritornano a casa con caramelle, cioccolatini, lecca-lecca e merendine, una volta gli adulti regalavano loro i dolci tipici del periodo dei morti: pabassinas, ossus de mortu, pani de sapa, etc… A questi venivano aggiunti anche altri doni come le melagrane, le castagne e la frutta secca in genere.
Un altro elemento simile tra la festa sarda e quella anglossassone era, per lo più nel passato, il lavoro certosino sulla zucca, sa crocoriga, che veniva usata anche per fare scherzi e far spaventare i più piccoli.
Halloween in Sardegna: sa Sùrbile e altre ànimas malas
Anche la tradizione sarda è ricca di figure malefiche e mostruose che non sfigurerebbero affatto al fianco di mummie egiziane, zombie anglosassoni e folletti irlandesi. A cominciare dalla famigerata Sùrbile, figura demoniaca che popola le leggende sarde, vero e proprio vampiro succhia-sangue e portatrice di morte.
Come scrive Bottiglioni in Leggende e tradizioni di Sardegna
le Lamiae degli antichi rivivono in Sardegna nelle Cògas del Campidano, nelle Súlbiles o Súrviles del Logudoro, nelle Súrtiles del Nuorese e nelle Strie della Gallura…
Halloween in Sardegna: gli spauracchi dei bambini
Come racconta Grazia Deledda in Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna, il mostro che fin dalla nascita i bambini temono è su Bobboi, specie di mostro nero, dalla voce terribile, che rapisce e divora i bimbi cattivi, simile in tutto e per tutto al Mommotti cagliaritano.
Tra le altre creature temute dai bambini della Barbagia, e con nomi diversi anche da quelli delle altre regioni dell’Isola, ci sono:
- tziu Orcu e tzia Orca;
- sa mama ‘e sos bentos;
- Maria Pettèna, piena di chiodi e armata di un pettine di ferro;
- Maria Lettòlu;
- Maria Menàcra.
A questi è necessario aggiungere almeno sa gatta marrùda, sos coeddos e sos pundos: questi ultimi sono veri e propri mostri, con sembianze animalesche, partoriti da donne umane che, una volta usciti dal grembo materno, spariscono tra i vicoli delle case e le oscurità dei boschi.
Halloween in Sardegna – Per saperne di più:
Gino Bottiglioni – Leggende e tradizioni di Sardegna
Grazia Deledda in Tradizioni popolari di Nuoro in Sardegna